Dure le parole del presidente dell’Ordine dei giornalisti sulla famosa giornalista e conduttrice.
Il caso di Lilli Gruber sta degenerando e potrebbe avere conseguenze importanti per la conduttrice di Otto e mezzo su La7. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, si è espresso chiaramente sulla polemica relativa all’esibizione in onda, da parte della Gruber, di orecchini di una nota marca per diversi anni.
Il commento di Bartoli: “Nel nostro lavoro serve la fiducia dei cittadini”
Carlo Bartoli ha dichiarato che non avrebbe fatto la stessa cosa. Nel corso di un’intervista a Striscia la notizia, ha dichiarato che non avrebbe mostrato alcun logo di marca se fosse apparso in video. Secondo lui, la fiducia dei cittadini è fondamentale per questa professione, ed essere associato a delle aziende potrebbe mettere a repentaglio questa fiducia.
“Ci sono i consigli di disciplina, davanti ai quali i giornalisti possono essere chiamati a rispondere. Quindi, se verrà considerato che questi gioielli nel modo in cui sono stati esposti configurano una sorta di pubblicità occulta, Lilli Gruber sarà sanzionata, o addirittura sospesa“, ha affermato Bartoli.
“Consentite prestazioni simili, ma a fini sociali o umanitari”
Durante l’intervista, Bartoli spiega come nel Testo unico dei doveri del giornalista vi sia scritto chiaramente “quello che un giornalista può fare o meno in termini di pubblicità“. Un giornalista non deve prestare nome, voce o immagine per delle pubblicità.
Tuttavia, è prevista un’eccezione. “Sono consentite a titolo gratuito e previa comunicazione scritta all’Ordine di appartenenza, analoghe prestazioni per iniziative pubblicitarie volte a fini sociali, umanitari, culturali, religiosi, artistici, sindacali“.
Bartoli conferma che non sarebbe la prima volta che alcuni giornalisti vengono sanzionati o sospesi per non aver rispettato queste regole. “Se sarà il caso faremo lo stesso con la Gruber“, conclude.